domenica 12 settembre 2010

L'attrezzatura

Il fascino di una barca a vela, almeno finché le vele non sono spiegate, risiede anche nella massa apparentemente intricata di cavi e cime, ognuna con un compito preciso, perfettamente simmetriche intorno all’albero.
La posizione e la lunghezza delle manovre fisse (che sostengono l’albero) e delle manovre correnti (che permettono di manovrare le vele e, in una barca a vela latina, l’antenna) deve essere accuratamente studiata per trovare l’equilibrio tra sicurezza, prestazioni, manovrabilità, e cento altri fattori che possono essere studiati solo durante le varie andature.
Fulvio Cafiero e gli amici del "Circolo Nautico Marina di Alimuri", che addestreranno gli equipaggi del gozzo a vela latina “Santa Maria del Lauro”, aiutano Michele Cafiero nel lavoro di “attrezzare” il gozzo con manovre fisse e correnti. Le “impiombature”, semplici giunzioni delle cime dall’incomparabile eleganza, vengono pazientemente intrecciate, l’albero eretto nel punto più alto della grotta, lo spigone fissato alla prua.
Quando questo compito sarà concluso, la barca sarà pronta, finalmente, al varo.

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